La crescita del prodotto interno lordo (PIL) viene spesso considerata la soluzione di qualsiasi problema economico, sociale ed ecologico. Vi è scarsa consapevolezza che dietro le cifre del PIL si nascondono il consumo spesso irreversibile del capitale naturale e il suo inquinamento: i giacimenti si esauriscono, l'atmosfera si satura di gas serra, gli oceani si svuotano di pesci e si riempiono di plastica. Herman E. Daly, tra i fondatori dell'ecological economics - «il più importante economista del quale forse non avete mai sentito parlare» - ha speso la propria vita per mettere in luce come la crescita quantitativa nei paesi ricchi sia diventata ormai "antieconomica" e possa portare il mondo al collasso. Ha così proposto uno stato stazionario della popolazione e della ricchezza che consenta uno sviluppo qualitativo sostenibile. Il volume raccoglie gli scritti di Daly pubblicati dal 1972 al 2019 (tre dei quali co-firmati con il professor Joshua Farley) su queste e altre importanti tematiche, come gli strumenti dell'analisi economica, la redistribuzione del reddito e della ricchezza, la globalizzazione, l'incremento demografico, l'etica. Completano il testo un'ampia introduzione sulla vita e l'opera di Daly e un'appendice che elenca le sue numerose pubblicazioni.