In questo testo Galloni suddivide il pianeta in tre aree: i Paesi emergenti ed emersi come la Cina che - per prima tra di essi - sta entrando nella fase postindustriale (l'industria sarà sempre importante, ma domanderà meno risorse a favore dei servizi); i Paesi di più antica industrializzazione che tentano di rilanciare il PIL - come gli USA di Trump - invece di comprendere come occorra un mutamento di paradigmi economici e monetari (anche l'UE cambierà rotta presto, guidata dalla Germania che - in crescente difficoltà - dovrà abbandonare le politiche di Austerity e con possibili sorprese proprio dall'Italia, la più titolata a fornire l'indirizzo della svolta); i Paesi poveri e in ritardo di sviluppo (ma in forte crescita demografica) che potranno modificare il loro destino se sapranno abbandonare l'esportazione delle materie prime, dei semilavorati e delle merci ad alto contenuto di lavoro sottopagato per far crescere la domanda interna e sostituire le importazioni: solo così si scongiurerà una migrazione di massa verso le realtà considerate più ricche.