L'opera pone al centro della riflessione la tesi della limitazione della responsabilità penale colposa del sanitario alle sole ipotesi di marcata colpevolezza, la quale può ragionevolmente considerarsi sussistente soltanto quando la colpa è grave. La trattazione fornisce alla tesi un convinto e aggiornato contributo in una duplice dimensione, de iure condito e de iure condendo, sviluppando cioè un approccio flessibile ai requisiti della vigente disciplina della legge "Gelli-Bianco" diversi dal grado della colpa, che, in prospettiva di riforma, dovrebbe porsi quale unico fattore decisivo per la punibilità, in continuità con una recente soluzione concepita nel contesto pandemico.