Il volume rappresenta il più completo e recente compendio sullo scottante tema della Giustizia disciplinare dei magistrati ordinari, in un quadro che in questi anni è profondamente mutato e che, dopo un primo periodo, caratterizzato dal perseguimento di condotte integranti illeciti formali, non connotate da un evidente e grave disvalore deontologico da parte del singolo, ma spesso sintomatiche di inefficienze del sistema e dei controlli (si pensi ai ritardi nel deposito dei provvedimenti giudiziari), si è sempre più marcatamente orientato verso il perseguimento di condotte sintomatiche di gravi deficit professionali, o gravemente scorrette o, peggio, caratterizzate dal mercimonio della giurisdizione e dal piegamento dei fini della giurisdizione ai propri interessi personali o comunque di parte. L'intervento approfondisce i molteplici aspetti teorici e pratici della materia, per i profili sostanziali, processuali e ordinamentali, con uno sguardo particolare alle criticità del sistema ed alle prospettive di riforma. La materia disciplinare è materia rovente e si presta a quotidiane polemiche politiche, giornalistiche e sociali. Per questo lo scopo del libro è di consentire a chiunque sia interessato, anche tra il pubblico dei non addetti ai lavori, di formarsi una opinione, non sulla base di parziali articoli di stampa o di propagande politiche, ma attraverso la documentazione tecnico-scientifica e l'opinione di un giurista che ha passato gran parte della sua vita professionale a fornire un contributo evolutivo alla materia stessa, sia per il profilo dottrinario che per il profilo giurisprudenziale. Presentazione di Vito Tenore.