La nuova edizione, oltre agli ovvi aggiornamenti legislativi (in particolare il d. l. n. 76/2020 c. d. di «semplificazione», convertito nella l. n. 120/2020) e della giurisprudenza più significativa intervenuti nel frattempo, contiene molti paragrafi completamente nuovi. Essi sono: i soggetti giuridici digitali, la soggettività degli animali e degli umanoidi, i procedimenti contenziosi il processo e il diritto processuale, la programmazione, la vicenda della costituzione e della circolazione dei diritti edificatori, il bilancio quale bene pubblico, l'espropriazione del valore dei beni, la cultura la scienza e la tecnica, il processo tributario, il processo contabile e la giustizia sportiva. Pertanto, rimane immutata la lettura unitaria dell'attuale sistema giuridico, dove non ha più molto senso dividere il diritto civile dal diritto amministrativo, visto che i confini tra le due discipline vengono continuamente attraversati in senso bidirezionale sia dal legislatore, nazionale e comunitario, sia dalla giurisprudenza. Arricchite dai nuovi paragrafi, vengono prese in considerazione tutte le parti in cui normalmente si scompone lo studio del diritto, ossia l'attività giuridica, i soggetti, i beni e la responsabilità, ivi comprese le forme le tecniche di tutela. Vengono affrontati nella giusta profondità gli istituti giuridici positivi includendovi le nuove discipline di istituti fondamentali, come i nuovi soggetti di diritto, le società pubbliche, i beni comuni e il bilancio pubblico, Internet, i processi giurisdizionali e i procedimenti contenziosi (ricorso straordinario e giustizia sportiva), la responsabilità da affidamento incolpevole e la patrimonialità delle situazioni soggettive che si radicano a fronte del potere amministrativo e dei poteri privati. Tuttavia, la trama ragionata dell'ordinamento giuridico, per come viene proposta, realizza anche la sintesi del superamento delle due branche del diritto.