I pareri del Consiglio di Stato qui proposti riguardano i rapporti fra Stato e Chiesa, la condizione delle minoranze religiose, il ruolo della "legge fondamentale" nei primi anni che seguono l'introduzione dello Statuto nell'ordinamento subalpino. Essi provengono da una raccolta, interna all'istituzione che li produsse, composta da due volumi che contengono materiale manoscritto o a stampa ordinato cronologicamente: qui si volevano comprendere «tutte le pratiche che direttamente o indirettamente riflettono persone o cose ecclesiastiche nelle loro attinenze colle leggi e col potere civile, e che già furono e saranno ancora discusse dal Consiglio di Stato a Sezioni unite». Il libro ne contiene una scelta.