La riflessione a tutto tondo proposta, con metodo interdisciplinare, sui mezzi aerei a pilotaggio remoto - il cui uso si sta progressivamente diffondendo ben oltre l'iniziale utilizzo militare - parte dalla consapevolezza che i droni, pur rappresentando un'indubbia opportunità da saper cogliere e valorizzare per la tutela delle persone e del territorio, presentano inedite insidie e aggressioni alla persona umana ed ai suoi diritti fondamentali, in primis il diritto alla riservatezza. L'opera, unendo aspetti tecnici e scientifici, costituisce un punto di vista originale ed un unicum nelle trattazioni sui droni: accanto ed oltre la necessaria ricognizione dell'evoluzione normativa (internazionale, europea ed italiana), ripercorre la storia del loro impiego e costituisce un'accurata indagine dei profili più problematici, quali l'allocazione degli eventuali danni cagionati. Il lavoro si sofferma sui possibili usi dei droni a fini di tutela ambientale, come la salvaguardia della biodiversità e la lotta al cambiamento climatico, attraverso tecnologie (InSAR) che consentono la realizzazione di imaging utilizzabile per il monitoraggio e la mappatura del territorio adoperata, in particolare, dai progetti ARDAS e SMUREP, sino ad ipotizzare, sulla scorta dell'esperienza pugliese del Distretto Tecnologico Aerospaziale, nuovi modelli di business e scenari futuri quali le automobili volanti e gli spazioplani, con la conseguente erosione del confine tra spazio atmosferico ed extra-atmosferico. L'armonico intrecciarsi e sovrapporsi di prospettive multidisciplinari lascia intravedere percorsi e soluzioni innovative con ricadute anche di tipo pratico, con la consapevolezza che, anche con riferimento ai droni, la persona e la sua tutela costituiscono il crocevia e la stella polare di scienza e tecnica.