Nel 1991 a Roma, in occasione del Seminario su «Potere costituente e potere popolare. Esperienze del costituzionalismo latino», organizzato dall'Associazione di studi sociali latino-americani (ASSLA) e dalla Società bolivariana di Roma, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana, venne segnato il cammino di studi nei quali si colloca, dopo 29 anni da quell'occasione, questo incontro di studio tra giuristi cubani e giuristi italiani sulla nuova Constitución de la República de Cuba del 2019. Al costituzionalismo liberale, le cui caratteristiche distintive sono (pur nella differente declinazione delle forme costituzionali in essere) la determinazione quali diritti umani fondamentali delle libertà individuali e la separazione dei poteri, si contrappone un modello costituzionale che, pur meno studiato e pur meno esteso nella sua ricorrenza nelle costituzioni contemporanee, assume una grande importanza nel quadro di una riconsiderazione degli 'idola fori' del costituzionalismo liberale e che possiamo qualificare come «costituzionalismo latino». Le caratteristiche di quest'ultimo sono - soltanto per indicarne alcune - il ruolo preponderante della comunità sull'individuo (del popolo sul singolo cittadino), il superamento dell'ideologia della divisione del 'potere' in tre poteri, il rafforzamento del potere popolare attraverso istituti di democrazia diretta, la previsione di un potere morale e di un potere negativo di tradizione romana.