La regola sull'estinzione dei trattati per mutamento delle circostanze, tradizionalmente nota come clausola rebus sic stantibus, è stata oggetto di dibattito in dottrina almeno fino al 1969, quando una sua formulazione scritta è stata accolta nell'art. 62 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati. Da quel momento, l'interesse degli studiosi per questa causa di estinzione dei trattati si è progressivamente attenuato. Tuttavia, gli Stati hanno continuato a invocarla con frequenza, riferendovisi a volte come a una sorta di escape clause. Fondandosi soprattutto sull'analisi della prassi e senza trascurare l'apporto della giurisprudenza internazionale, l'indagine si propone di dimostrare la persistente centralità della regola sul mutamento delle circostanze nel diritto dei trattati contemporaneo, cercando di fornirne un inquadramento quanto più completo e preciso. In particolare, lo studio intende contribuire alla ricostruzione della natura giuridica, del contenuto e degli effetti di tale regola nonché all'identificazione degli elementi di sviluppo progressivo del diritto internazionale presenti nell'art. 62 della Convenzione di Vienna.