La trasformazione delle università in fondazioni di diritto privato sollecita l'attenzione degli studiosi sulla natura del nuovo ente e sulla disciplina applicabile. Il lavoro fa ricorso al criterio dell'attività, che consente di rapportare la valutazione della compatibilità delle discipline di diritto amministrativo alle specificità dell'agire dell'ente, non alla soggettività giuridica di diritto privato. L'indagine ha come esito l'individuazione di un punto di equilibrio tra esigenze di coerenza del sistema giuridico - nel quale la soggettività di diritto privato assume lo specifico significato di autonomia dall'ingerenza dei pubblici poteri - ed esigenze di tutela degli interessi coinvolti, che esigono strumenti di regolazione e di controllo delle attività di interesse generale. La conclusione consente la soluzione dei problemi relativi alla procedura di costituzione dell'ente, alla definizione dei poteri di vigilanza ministeriale, alla governance, all'estensione della disciplina dettata per le università statali, alle modalità di partecipazione dei privati e agli strumenti di trasferimento dei risultati della ricerca.