Il problema della cattiva distribuzione dei dipendenti pubblici costituisce oggetto di attenzione del legislatore ormai da parecchi anni. Il continuo rimaneggiamento delle regole sulla mobilità del personale è indicativo della volontà politica di riequilibrare dall'interno l'organizzazione amministrativa, sì da migliorare il raccordo fra gli strumenti di management delle risorse umane e quelli di pianificazione dei nuovi fabbisogni. La riforma Madia del lavoro pubblico (d.l. n. 90/2014, conv. con l. n. 114/2014 e d.lgs. n. 75/2017) è intervenuta con innovazioni di rilievo su entrambi i menzionati aspetti dell'organizzazione amministrativa, implementando i diversi modelli regolativi della mobilità (individuale, collettiva, volontaria e d'ufficio), e rivisitando l'articolato sistema di costruzione degli organici, oggi semplificato nella prospettiva di un progressivo superamento del sistema dotazionale.