Il nostro paese, per uniformarsi alla Convenzione di Mérida e in modo specifico alla Convenzione penale anticorruzione di Strasburgo del 1999, introduce con la famosa legge Severino (l. n. 190/2012) il delitto di traffico d'influenze illecite: un reato comune che possa eradicare il fenomeno corruttivo dei pubblici agenti. Purtroppo il 346-bis cp non ha sortito ad oggi gli effetti sperati, e anzi il centro studi Rand mostra che la corruzione abbia complessivamente aumentato la sua mole nel prodotto interno lordo italiano, alimentando molte critiche dottrinali, come quella che incolpa il legislatore di avere relativizzato la portata di questo reato, soprattutto alla luce di quanto si legge nei trattati.