L'indicizzazione nasce come strumento privatistico di governo dell'inflazione per far fronte all'instabilità della moneta nazionale, agganciando il valore dell'obbligazione ad un parametro che rifletta l'andamento dell'economia reale. In ambito contrattuale, il dibattito si è a lungo concentrato sulla forza di resistenza del principio del nominalismo di pagamento alle sue deroghe convenzionali e sulla disciplina dell'obbligazione pecuniaria. L'affermarsi di un nuovo ordine monetario e l'emergere di impieghi inediti dell'indicizzazione mettono oggi in crisi la tenuta delle teorie tradizionali, suggerendo l'opportunità di ripensare le categorie ordinanti del fenomeno. Il presente volume intende offrire una chiave di lettura dell'indicizzazione che valorizzi l'interazione fra l'indice, l'oggetto del contratto e le sue regole, al fine di indagare gli spazi per un intervento giudiziale di correzione del regolamento contrattuale.