Il volume offre una valutazione complessiva del ruolo della volontà testamentaria nei conflitti ereditari che possono sorgere al ricorrere di un atto mortis causa, sotto il profilo delle forme di emersione e integrazione del volere del testatore e delle esigenze di tutela di quest'ultimo. La ricerca muove dalla disciplina dell'interpretazione del testamento e si interroga sulle questioni poste dal formalismo testamentario e sull'applicazione dei criteri di interpretazione oggettiva, in particolare sulla conservazione degli effetti del testamento. Di seguito, esamina il margine concesso al giudice per correggere o integrare le disposizioni testamentarie, altresì al ricorrere di sopravvenienze. La seconda parte dell'opera si concentra sulle fattispecie di invalidità connesse alla volontà del testatore, con riguardo alla disciplina della capacità e dei vizi della volontà.