Le c.d. sentenze di S. Martino, in materia di danni non patrimoniali (Cass. S.U. 26972/2008), hanno lasciato insoddisfatti molti tra i nostri interpreti. Anche la giurisprudenza si è spesso scostata da quelle tracce nel corso degli ultimi anni. In questo libro si cerca di fare il punto sulle questioni più importanti e di proporre soluzioni più meditate: in particolare, riguardo al sistema delle fonti in tema di antigiuridicità, al riferimento ai diritti "inviolabili" di cui alla Costituzione, all'opportunità di non medicalizzare oltre misura l'intera responsabilità civile, alla convenienza di utilizzare nel corso dell'istruttoria un sistema articolato in più voci lesive (danno biologico, morale, esistenziale).