Il volume ambisce a delineare un "percorso virtuoso" per la motivazione dei provvedimenti, quale guida a chi affronta il difficile compito del giudicare, per condurlo nel porto sicuro di una motivazione corretta, sul piano dei contenuti come della forma. Si rivolge ai giudici di ogni ordine ed a coloro che, per professione, necessità o diletto, si trovino a dover comprendere i provvedimenti giudiziari e le loro motivazioni, se del caso per sottoporli ad una valida critica. Ambisce, inoltre, a suggerire un metodo di apprendimento per gli aspiranti magistrati e di insegnamento delle tecniche di redazione dei testi presso le università. Se il metodo è un insieme organico di regole e di principî in base al quale si svolge un'attività teorica o pratica, quale procedere razionale per raggiungere un risultato, ed il manuale è un libro da tenere a portata di mano, queste, appunto, sono le connotazioni del volume: che non ha le pretese di un trattato di filosofia del diritto, ma, come si addice alla letteratura manualistica, il fine più pragmatico di migliorare la qualità complessiva dei provvedimenti giudiziari. Vi sono affrontati, pertanto, tutti i passaggi necessari per pervenire ad una decisione, che si vuole dotata dei requisiti di rigore, completezza, chiarezza e coerenza. Il profilo del linguaggio e dello stile, quindi del modo di procedere di una motivazione giudiziale, è centrale: il provvedimento può dare la soluzione corretta, ma si stenterà a capirlo, se sia oscuro nella forma. Il primo capitolo, di natura introduttiva, affronta le questioni - di natura costituzionale, ordinamentale e processuale - che il difficile "mestiere di giudicare" pone. Nel prosieguo, viene ripercorso l'iter che conduce alla decisione giudiziale, analizzando i problemi di forma e di contenuto del provvedimento giudiziale: * i fondamenti del mestiere di giudicare, * l'importanza della parola per il giurista; * il ragionamento euristico; * l'interpretazione dei testi; * le regole positive che disciplinano la motivazione; * il vincolo del precedente; * le principali tecniche di stesura; * i requisiti, positivi ma anche logici, di una buona motivazione e i corrispondenti vizi da evitare, con il controllo della cassazione sulla motivazione civile e penale; * il controllo di legittimità sulla motivazione in fatto in sede civile; * il controllo di legittimità sulla motivazione in fatto in sede penale; * le tecniche di massimazione; * la responsabilità civile e disciplinare dei magistrati in relazione alla motivazione dei provvedimenti.