L'opera esamina la legittimazione del futuro riservatario ad agire in simulazione quando è ancóra in vita il disponente, per attivare strumenti di tutela conservativa di eventuali diritti ereditari. Tradizionalmente risolta in senso negativo dalla dottrina dominante nell'impianto originario del codice civile del 1942, la questione è oggetto di ripensamento anche alla luce dell'evoluzione normativa e giurisprudenziale successiva, segnatamente dopo la riforma dell'art. 563, comma 4, c.c.