La monografia esamina l'impatto dei "business covenants" sull'ordinamento giuridico italiano, con particolare riferimento alle ripercussioni che l'uso di tali strumenti può avere sulla governance della società finanziata. Attraverso i "business covenants" il creditore può infatti esercitare un'influenza sul governo della società finanziata. Studi statunitensi hanno riscontrato che questa influenza si produce sia su aspetti di politica finanziaria e degli investimenti, sia sull'attribuzione delle cariche amministrative della società finanziata. I medesimi studi hanno anche evidenziato che la società finanziata trae beneficio da tale influenza in termini di un aumento del "firm value". Data questa premessa il lavoro analizza le determinanti economiche che giustificano tale aumento di valore e le mette in relazione con il diritto societario italiano al fine di individuare le condizioni nel rispetto delle quali è possibile un utilizzo fisiologico dello strumento dei "business covenants", evitando al finanziatore la qualifica di eterogestore e i più gravosi obblighi che ne conseguono.