Un'importante voce della civilistica italiana ha di recente lamentato l'insufficiente attenzione dedicata dagli studiosi della responsabilità civile alle implicazioni sistematiche desumibili dalla regola codicistica sulla «valutazione equitativa del danno» 1. Ed in effetti, che la norma contenuta all'art. 1226 c.c. possa rappresentare una lente attraverso la quale esaminare la complessiva disciplina dell'obbligazione risarcitoria appare idea non solo formalmente irreperibile negli indirizzi della giurisprudenza pratica, ma altresì sostanzialmente estranea anche all'elaborazione dei teorici.