Fin dal momento della sua fondazione, e con una breve parentesi negli anni del secondo conflitto mondiale, l'Italia è stata regolarmente uno dei membri più attivi dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, in termini di partecipazione al suo processo decisionale, di contributo finanziario al suo bilancio e di ratifica delle sue Convenzioni internazionali. Attraverso una nutrita serie di approfondimenti di carattere tematico, questo volume traccia un bilancio dell'esperienza italiana nell'Istituzione ginevrina, mettendo in luce il ruolo dei suoi rappresentanti governativi, imprenditoriali e sindacali nelle discussioni interne all'Organizzazione e l'impatto delle norme dell'OIL sulle decisioni nazionali in materia socio-economica. La prima parte raccoglie saggi di ricostruzione storica, che toccano alcune delle fasi più significative della partecipazione italiana, dal momento della creazione dell'Organismo ginevrino, alle peculiarità del periodo fascista agli anni della ricostruzione e del boom economico. La seconda parte, con contributi di natura prevalentemente giuridica, analizza invece la relazione fra l'Italia e l'OIL su alcune delle sue tematiche di maggior rilievo, soffermandosi sia sui Core Labour Standards sia su gran parte delle questioni che sono ancora oggi al centro del dibattito politico, come gli orari di lavoro, i problemi di salute e sicurezza, la disciplina dei licenziamenti o le problematiche del lavoro domestico.