Il diritto dei contratti contemporaneo ha il suo tratto identitario in una crescente complessità, dovuta ad una pluralità di fattori: rilettura del diritto privato nel quadro dei principi introdotti dalla Costituzione e dal diritto europeo; la lex mercatoria che si pone come "terzo ordine giuridico"; la conseguente poliarchia delle fonti del diritto; il ripensamento della teoria dell'interpretazione giuridica. Queste profonde e rivoluzionarie trasformazioni novecentesche del modo di fare e di dire il diritto costituiscono la premessa per ripercorrere criticamente nelle pagine che compongono il volume le diverse interpretazioni che dottrina, prassi negoziale e giurisprudenza hanno dato alle regole contenute nel codice del 1942, e rimaste immutate, sulle clausole penali e le caparre. Le vicende ermeneutiche relative alle caparre e alle clausole penali costituiscono infatti un osservatorio privilegiato per valutare e meditare il vigore e il valore complessivo della ?gura del contatto nell'ordinamento giuridico contemporaneo, esprimendo il signi?cato intimo di una linea di tendenza che identi?ca il diritto più che come strumento potestativo, come lo specchio della società civile nel suo continuo itinerario storico. Non mancano riferimenti al contesto economico, sociale e culturale che evidenziano la versatilità di queste antiche ?gure negoziali nell'adattarsi alla sempre più complesse esigenze della società postmoderna.