"Il filo conduttore principale del discorso di Manzella, in questa raccolta di suoi scritti, è: se la democrazia ha una necessaria dimensione processuale - ed è indubbio che è così davanti ai tanti interessi e alle tante domande che deve mettere a confronto affinché siano i loro rappresentanti a trovare i punti di incontro e le soluzioni (soluzioni trovate altrimenti escono dai confini della democrazia) - di questa dimensione è soprattutto il Parlamento a farsi carico. La processualità che caratterizza il suo peculiare metodo di lavoro riflette e incarna la processualità della democrazia. Nasce da questa basilare acquisizione la severità con cui lo stesso Manzella giudica la nostra involuzione istituzionale di questi decenni; una involuzione figlia, insieme, della mancata attuazione dell'ordine del giorno Perassi e della sua sostituzione con espedienti che hanno reso impraticabili e, comunque di fatto assai poco praticate, le procedure parlamentari. Sulle premesse appena messe a fuoco, una prassi del genere appare come un lento ma inesorabile avvelenamento della democrazia, che oggi per di più si cumula con le nuove polarizzazioni del sistema politico e con i rischi che queste portano con sé." (dalla Prefazione di Giuliano Amato)