Il volume «I diritti costituzionali: dallo Stato ai processi di integrazione» raccoglie saggi di Diritto costituzionale il cui filo conduttore è dato dai "diritti" che hanno qualificato l'evoluzione della cittadinanza. Questi diritti emergono in contrapposizione allo Stato, apparso subito come la più potente macchina oppressiva della libertà umana. Solo successivamente e lentamente, lo Stato si è conformato in ragione dei diritti. Il paradosso è che - a un certo punto - questo sforzo conformativo del potere pubblico statale alla presenza dei diritti è diventato non risolutivo, perché tutte le condizioni interne che concretizzavano i diritti costituzionali nell'ordinamento hanno risentito dei processi di trasformazione indotti dalla globalizzazione e dalla presenza dell'Unione europea. Perché i diritti possano mantenere il loro significato, occorre che i processi di trasformazione siano anche "processi di integrazione" che guardino ai principi del costituzionalismo.