In questo breve saggio Brian Leiter getta uno sguardo profondamente realista sulla funzione dei giudici nelle democrazie contemporanee. Per un verso, svelando i meccanismi "tribali" che guidano i risultati elettorali la prospettiva realista permette all'autore di superare i tradizionali timori relativi ad eventuali tendenze contro-maggioritarie dell'attività dei giudici. Per altro verso, la concezione realista del diritto impone di riconoscere la centralità delle opinioni morali e politiche dei giudici nell'esercizio del controllo giurisdizionale sull'operato del legislatore. Su queste basi, Leiter propone un modello - schematico ma tendente all'esaustività - per inquadrare lo svolgimento dell'attività giurisdizionale in funzione delle preferenze personali dei giudici in rapporto con il tipo di democrazia in cui si trovano.