Il presente contributo è diretto ad analizzare il quadro normativo di riferimento concernente le misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio delle imprese, previste dall'art. 32 del D.L. n. 90/2014 convertito in legge n. 114/2014 soprattutto alla luce delle line guida sottoscritte dal Ministero dell'Interno e dal Presidente dell'ANAC. In particolare oggetto di attenzione è la ratio e il ruolo chiave che le misure di cui trattasi sono venute ad assumere sul piano della legalità e della prevenzione di tentativi di infiltrazione mafiosa. Invero l'esigenza di introdurre una forma di controllo pubblico ha origine da episodi corruttivi, che hanno inquinato l'affidamento e la realizzazione di opere pubbliche di importanza strategica per il paese. Ci troviamo quindi di fronte a strumenti adottati nell'esercizio di un potere conformativo e limitativo della libertà di iniziativa economica delle società coinvolte in fenomeni di contiguità mafiosa al fine di salvaguardare quegli interessi pubblici di rango più elevato quali la continuità di funzioni e servizi indifferibili per la tutela di diritti fondamentali la salvaguardia dei livelli occupazionali e l'integrità dei bilanci.