Nel momento in cui l'Italia attraversa una grave crisi economica, Governo e Parlamento compiono un "giro di vite" nei confronti dei debitori, al fine di stroncare il fenomeno delle alienazioni gratuite e delle costituzioni di vincoli in frode ai creditori. Lo strumento utilizzato non è certo il bisturi: sotto la mannaia legislativa rischiano quindi di cadere "nobili" e collaudati istituti (donazioni, fondi patrimoniali, vincoli di destinazione, trusts), magari posti in essere proprio per realizzare situazioni meritevoli di tutela. La sbrigatività con la quale l'intervento qui in commento è stato realizzato rischia però di compromettere la sicurezza della circolazione dei beni immobili e mobili registrati. Lo studio si propone quindi di accertare se ed in quale misura il nuovo rimedio si differenzi dalla revocatoria "tradizionale", per giungere alla conclusione secondo cui l'istituto qui in esame costituisce un quid radicalmente diverso dall'azione conosciuta da secoli e disciplinata dagli artt. 2901 ss. c.c. Vengono poi individuati nel dettaglio i singoli atti cui l'art. 2929-bis c.c. è applicabile, con l'ulteriore approfondimento delle conseguenze ad essi riferibili.