La libertà costituzionale di manifestazione del pensiero consiste oggi in quello che l'art. 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo dell'Onu ha chiaramente indicato: «cercare, ricevere, diffondere con qualunque mezzo di espressione, senza considerazione di frontiere, le informazioni e le idee», anche quando l'informazione che viaggia on line su Internet può agitare i governi nazionali, disturbare le relazioni diplomatiche fra Stati e svelare gli arcana imperii. Potrà non piacere, e soprattutto si potrà ridimensionare la portata e l'effetto e negarne la validità giuridica, ma resta il fatto che anche attraverso questa opera di "cercare, ricevere, diffondere" si viene a mettere al centro il diritto di sapere e la libertà di informare. Una volta erano i governanti che controllavano i cittadini attraverso il controllo dell'informazione; ora è diventato più difficile controllare quello che il cittadino "legge-vede-sente", "cerca-riceve-diffonde".Ecco perché si deve ingaggiare una lotta per il diritto di libertà a Internet. Ecco perché oggi il motto e la missione è: Liberté, Egalité, Internet.