La ricerca dei tratti unificanti dei "crediti speciali" ha origini risalenti e ha trovato in un passato non remoto, alla luce della vecchia legge bancaria, una risposta nella teoria dei "mutui di scopo". Il testo unico bancario, che avrebbe dovuto realizzare la despecializzazione e il modello della banca universale, ha tuttavia conservato discipline differenziate per le "particolari operazioni di credito". Il volume propone una nuova chiave di lettura degli artt. 38-48, in quanto riservano una speciale "protezione" al credito bancario. In relazione alla funzione di protezione l'autore analizza le vere e proprie "garanzie" (e la stessa nozione di "garanzia bancaria") e le altre cause di prelazione (i privilegi legali e convenzionali); e dà conto dei privilegi "processuali" riconosciuti per una maggiore efficacia dell'azione di recupero del credito, nonché degli effetti favorevoli derivanti dalle "esenzioni" dall'azione revocatoria, per poi indagare il fondamento costituzionale e comunitario di tale protezione, interrogandosi sulla ragionevolezza della protezione del credito bancario (piuttosto che del credito di cui siano titolari altri soggetti operanti nel mercato del credito).