Nel contribuire a stimolare lo sviluppo di un mercato più accessibile alle masse, l'avanzamento delle tecniche di negoziazione telematica si accompagna a un sensibile aumento della litigiosità. Di contro, i costi elevati e le farraginosità della giustizia statale, poco adeguata alla risoluzione di controversie dal valore economico ridotto, inducono a ricercare soluzioni alternative. Si autoalimenta la suggestione di poter replicare i vantaggi del metodo ADR ricreandone le dinamiche nell'ambiente virtuale, luogo di progressiva implementazione e potenziamento dei mezzi di comunicazione e di trattamento delle informazioni. Da qui l'idea di meccanismi di risoluzione funzionanti interamente online, con semplicità di sviluppo tale da renderli, in fatto, idonei a rassicurare l'utente medio e favorire l'affidamento nel commercio elettronico. Tuttavia, è controverso se le procedure di giustizia telematica finora congegnate rappresentino davvero un'utile via di fuga dalle strettoie di processi lenti, costosi e fuori dal diretto controllo delle parti. Dubbio è che si prestino a realizzare la giustizia del caso concreto e aggirare le difficoltà della costruzione della regola applicabile ai rapporti transnazionali.