In questo volume viene presentata una ricerca sulle esperienze processuali degli avvocati penalisti e sulle principali caratteristiche del loro corpo professionale. I risultati di questa ricerca vengono posti a confronto con i risultati di tre precedenti ricerche condotte negli ultimi 22 anni intervistando, ogni volta, un campione di 1000 avvocati dell'Unione delle Camere Penali. L'analisi delle risposte fornisce un quadro quasi drammatico del fallimento del codice processuale del 1988 soprattutto per quanto concerne la tutela dei diritti della difesa e l'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Un fallimento che deriva principalmente dal ruolo assunto dal pubblico ministero che da un canto esercita con grande discrezionalità e piena indipendenza compiti di polizia e dall'altro trova nel suo collega giudice un'ampia acquiescenza alle sue richieste. Un giudice che ha peraltro assunto un ruolo attivo anche nella ricerca delle prove. Lo studio individua le principali cause di tali fenomeni e le difficoltà che si incontrano nel riformare il nostro sistema giudiziario.