Il lavoro nasce con l'obiettivo di indagare le possibili ripercussioni (penali) derivanti dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale e più nello specifico dallo sviluppo delle auto a guida autonoma. In particolare, nel momento in cui si sta scrivendo, le auto a guida autonoma stanno già circolando sulle strade di tutto il mondo, pur essendone autorizzata la circolazione, ad oggi, solo per le finalità di test scientifici. In breve tempo, tuttavia, tali veicoli potranno essere commercializzati ed utilizzati e ciò impone di indagare, con riferimento al diritto penale, quali potranno essere i più rilevanti problemi che il legislatore, prima, ed i giudici, poi, si troveranno ad affrontare; ciò, peraltro, anche al fine di comprendere se sia proprio il diritto penale lo strumento preferibile per far fronte a queste nuove sfide o se, invece, non sia preferibile un approccio diverso da quello punitivo. Tale finalità è stata perseguita affrontando il tema secondo due principali linee direttrici: la responsabilità "individuale" del supervisore / conducente del veicolo autonomo, da un lato e la responsabilità "collettiva" derivante dalla produzione del prodotto, dall'altro.