"Tutto quanto si può dire della rescissione del contratto si riduce ad una triplice sconfortante proposizione negativa: non si sa come sia nata, non si sa cosa sia, non si sa cosa ci stia a fare": così nel 1951 Giuseppe Mirabelli introduceva la sua monografia sull'istituto, che risale alla lex secunda de rescindenda venditione e, attraverso il diritto comune, è stato accolto dal code civil e dai nostri codici. L'opera vuole distinguersi dai tradizionali studi civilistici sulla rescissione, che viene esaminata anche e soprattutto sotto il profilo processuale. Premessa l'indagine storica, dogmatica e comparatistica, vengono esaminate le condizioni dell'azione, inquadrata nella categoria sistematica della tutela restitutoria mediante tecnica costitutiva. Segue la disamina dei rapporti tra rescissione ed usura. La parte centrale del lavoro è dedicata al processo ed alla sentenza, anche in rapporto alle altre impugnative contrattuali. Gli ultimi due capitoli sono riservati alla tutela risarcitoria, anche per lesione infra dimidium, ed alla rescissione della divisione.