Il patrimonio culturale assume per il civilista una valenza sia dal punto di vista della disciplina della proprietà dei beni culturali sia in quanto strumento di attuazione della persona umana. I beni culturali, infatti, sono uno dei più emblematici esempi di proprietà conformata: la clausola della funzione sociale della proprietà prevista dall'art. 42 della Costituzione giustifica l'ingresso di penetranti limiti ai diritti e poteri del proprietario al fine di realizzare gli interessi di tipo pubblicistico e collettivo che insistono su tale tipologia di beni. Lo statuto proprietario dei beni culturali deve confrontarsi inoltre con l'evoluzione delle forme artistiche, che ora pacificamente includono beni immateriali. D'altra parte, il patrimonio culturale, inteso in chiave simbolica, è anche uno strumento essenziale per costruire l'identità di una Nazione e di ogni singolo cittadino che la compone. Sempre sotto l'egida della Costituzione, si affaccia dunque un "nuovo" diritto della personalità, ossia il diritto alla propria identità personale, che si attua attraverso la fruizione del patrimonio culturale.