Nel 1984, dopo alcuni anni di preparazione, Domenico Carponi Schittar organizzò il processo simulato al Lupo di Cappuccetto Rosso che venne celebrato a Venezia secondo le modalità del rito processuale accusatorio, allora allo studio, che sarebbe stato adottato in Italia nel 1989. Per Carponi Schittar si trattò di proporre la sperimentazione del funzionamento del futuro processo, ma in realtà esso costituì soprattutto la premessa strumentale alla celebrazione del processo simulato a Caino che sarebbe seguita, sempre a Venezia nel 1988. Si trattava cioè di stabilire se le modalità di analisi e di accertamento della verità in un caso penale fossero produttive di attendibili risultati se applicate a ricerche di altra natura. L'esperimento del 1984 riuscì e il Lupo fu assolto, con gran clamore internazionale; e allo stesso modo - svolto il processo a carico del primo omicida della nostra storia - contro ogni aspettativa fu assolto Caino. Il lavoro ripercorre i tratti fondamentali dello sviluppo dell'interesse di Carponi Schittar per Caino e le fasi decisive del processo che ne scaturì.