La portata accidentale degli elementi negoziali trattati in questo volume sembra non inficiare l'essenzialità della loro valenza nei contesti in cui vengono apposti. La condizione, strumento di selezione degli interessi contrattuali, trova nell'incertezza del fatto condizionante, al tempo stesso, il limite e la forza programmatica dell'autonomia privata. Quest'ultima risulta, in tal modo, essere la vera protagonista dell'intera vicenda condizionale sia in fase di pendenza che di retroattività della condizione (soprattutto attraverso il suo uso atipico), sino a raggiungere completa esplicazione nella prassi negoziale. Lo studio della disposizione modale, invece, è occasione per rimeditare taluni assunti relativi alla causa del regolamento negoziale di fonte donativa o testamentaria. Analizzando i delicati rapporti tra il modus e gli estremi tipici del contratto di donazione si giunge ad una convinta affermazione dell'autonomia strutturale della disposizione modale quale negozio collegato al contratto di donazione.