L'opera si pone come un attacco frontale alla dogmatica tradizionale in tema di pubblicità immobiliare. Le conclusioni cui perviene non sono eversive tuttavia implicano una specie di "riaggiustamento" della materia con soluzioni che si segnalano per l'equilibrio raggiunto, in particolare si sottolinea la convincente composizione della "lite" fra principio consensualistico e effetti collegati alla pubblicità dichiarativa.