La tecnologia permea ogni singolo aspetto della nostra vita. L'Intelligenza Artificiale, in particolare, ha iniziato la sua inarrestabile diffusione di massa, creando sin da subito una spaccatura netta fra sostenitori entusiasti e detrattori preoccupati. L'impatto dell'IA si estende a campi essenziali del vivere umano, primo fra tutti quello del lavoro. E il Fisco - inteso in tutti i suoi aspetti - è fortemente coinvolto in questo processo. Lo sviluppo tecnologico ha infatti condotto alla produzione di nuove forme di ricchezza, di nuovi beni (immateriali) e strumenti (digitali) di scambio, lontanissimi dai concetti tradizionali di mercati regolamentati e non regolamentati - che il fisco riesce a fatica a definire - ma che potrebbero avere un ruolo determinante anche nella revisione degli equilibri delle entrate pubbliche. Sotto altro profilo, l'utilizzo ragionevole e mirato della tecnologia può contribuire a normalizzare i rapporti fra Fisco e contribuente, sia nella fase fisiologica (dichiarazioni, interpelli), sia in quella patologica (accertamenti, ontenzioso, riscossione).