Nell'ambito della riforma del diritto del lavoro, disegnata dalla l. 10 dicembre 2014, n. 183, il d.lgs. 14 settembre 2015, n. 149, si caratterizza per la specificità del suo oggetto: l'organizzazione e il funzionamento dell'attività ispettiva finalizzata ad assicurare l'osservanza delle norme poste dall'ordinamento a tutela del lavoratore. È la tradizionale funzione di vigilanza connaturata alle origini stesse del diritto del lavoro come legislazione sociale e nel corso degli anni interessata da una sequenza molto intensa ed estesa di interventi legislativi. L'ultima tappa di questa sequenza è costituita dal decreto in commento: un intervento notevole perché intende razionalizzare l'attività di vigilanza non solo da un punto di vista funzionale (si veda l'art. 2 che ridefinisce le linee guida della funzione ispettiva), ma anzitutto sul piano dell'organizzazione. Il decreto istituisce infatti l'Ispettorato nazionale del lavoro come Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, dotata di propria autonoma personalità giuridica di diritto pubblico e chiamato a svolgere le attività ispettive già esercitate dal ministero dall'INPS e dall'INAIL.