La spesa sanitaria è di gran lunga la prima voce di spesa a livello regionale e una delle più rilevanti a livello nazionale. La qualità del servizio offerto, ai cittadini è strettamente correlato oltre che al livello della spesa anche all'efficienza organizzativa dei presidi territoriali deputati, a cui sono legate le richieste di risarcimento, che producono oneri molto rilevanti a carico della collettività. Negli ultimi anni si riscontra un crescente aumento delle richieste danni da parte dei cittadini, soprattutto nei settori della chirurgia, dell'ortopedia e della ginecologia, che ha comportato difficoltà, in alcuni casi l'impossibilità di coprire tali danni con le assicurazioni. Il costo delle polizze ha raggiunto livelli tali che in alcuni casi sono stati ritenuti inaccettabili. I medici che operano privatamente si trovano di fronte a prezzi che rendono spesso non più economica l'attività libero professionale. Alcune regioni e molti ospedali privati hanno deciso di tenersi il rischio in proprio. Altri come hanno scelto di sopportare franchigie molto elevate su ogni sinistro e di gestirsi i sinistri entro tale soglia in proprio, senza ricorrere all'assicuratore. Questa situazione espone ora più di prima i sanitari, medici e infermieri, per la loro responsabilità, sia verso lo stato, che verso i danneggiati, facendo esplodere il fenomeno della medicina difensiva che ha raggiunto livelli di costo non più sostenibili.