Piero Calamandrei scrisse che la legalità è come uno stampo in cui può essere versato oro o rame, al fine di far emergere il rischio di vaghezza ma anche le potenzialità insite nel principio quanto alla preservazione della libertà politica. La legalità ha costituito, da sempre, una delle anime essenziali della disciplina della contrattualistica pubblica, insieme alla concorrenza e al buon andamento dell'azione amministrativa, quale presidio dell'integrità dell'amministrazione e del buon utilizzo delle risorse pubbliche. Nel nuovo codice dei contratti pubblici, contenuto nel d.lgs. n. 36 del 2023, è contemplata quale controlimite al principio del risultato nell'affidamento ed esecuzione del contratto, nell'art. 1, comma 1, insieme alla trasparenza e alla concorrenza. Il valore effettivo che questa è destinata ad assumere nel nuovo contesto regolatorio, improntato al risultato e al potenziamento della discrezionalità amministrativa, legittimati dalla fiducia, discenderà anche dai percorsi concreti di applicazione della nuova disciplina. Contributi di: Nicola Brignoli, Enrico Carloni, Monica Cocconi, Elisa D'Alterio, Alessia Depietri, Francesco De Vanna, Emilio Emmolo, Paolo Michiara.