La "questione demografica" è uno dei principali fattori di trasformazione dell'economia e del lavoro, come ormai indicano in modo chiaro e allarmante i dati sull'invecchiamento demografico e sull'abbassamento del tasso di natalità. Nel rapporto annuale 2023, l'Istat riporta la natalità al minimo storico, con 393 mila nati nel 2022, a causa della volontaria o indotta rinuncia ad avere figli, ma soprattutto a causa del progressivo invecchiamento della popolazione femminile. Molte sono le domande che originano dalle tendenze demografiche in atto. Che effetti avrà l'invecchiamento della popolazione sul lavoro, nonché sulla domanda e sull'offerta di lavoro? Quali saranno le conseguenze dell'invecchiamento della popolazione sul sistema di protezione sociale e sul sistema previdenziale? Per non gravare il sistema assistenziale, quali politiche contribuiscono a valorizzare gli older workers e a prolungarne la vita lavorativa? Quanto è importante, in ottica demografica, promuovere la partecipazione femminile al mercato del lavoro? Una gestione adeguata dell'immigrazione sarà sufficiente per bilanciare la crisi demografica? Il presente lavoro collettaneo non ha la pretesa di proporre una soluzione alla ben più ampia questione demografica, ma intende costituire un significativo esperimento di ricerca su un tema complesso e non sempre debitamente considerato in ambito lavoristico. Autori: Mozzato Massimiliano, Merouah Aiman, Arbanassi Bruno, Dal Maso Giovanna, Sulenti Gloria, Giammusso Michele, Panuccio Emilia, Ciccarelli Margherita, Tassi Ilenia, Caeran Mirco, Russo Salvatore, Favretto Carlotta.