Negli ultimi anni la tensione tra esigenze di controllo dell'immigrazione e tutela delle persone si è riversata sul piano dei rapporti intersoggettivi tra Stato e Regioni. Mentre lo Stato disciplinava la sua competenza sull'"immigrazione" e sulla "condizione giuridica dei cittadini di paesi non appartenenti all'Unione europea" in modo sempre più restrittivo, le Regioni hanno invece dovuto affrontare le questioni poste dall'immigrazione alle forme della convivenza sul loro territorio. Le Regioni, infatti, oltre a vantare le competenze specifiche loro attribuite dal Testo unico sull'Immigrazione del 1998, sono responsabili dell'attuazione di molti diritti sociali riconosciuti in Costituzione. Il ruolo delle Regioni nella garanzia dei diritti di cittadinanza sociale dei migranti è stato l'oggetto della ricerca dell'ISSiRFA nell'ambito del Progetto Migrazioni del Dipartimento Scienze Umane e sociali del CNR per saggiare il livello di differenziazione e per valutare l'indole più o meno inclusiva delle politiche regionali. Dai risultati della ricerca emerge quanto sia rilevante, ai fini della tutela dei diritti delle persone, il coinvolgimento di tutti gli enti che costituiscono la Repubblica, dai Comuni fino alla Stato passando per le Regioni.