Le tecnologie digitali e l'intelligenza artificiale conseguono risultati sempre più sorprendenti. In particolare, la c.d. intelligenza artificiale consente l'inferenza di informazioni nuove e connessioni significative prima ignote in virtù della valutazione autonoma di enormi quantità di dati; elabora predizioni affidabili nei più diversi ambiti; interagisce in modo autonomo, usando il linguaggio naturale con le persone; gestisce in autonomia processi complessi, relazionandosi direttamente con l'ambiente reale; crea nuovi contenuti di testo, immagini e suono. L'impiego di queste tecnologie, attualmente realizzato in assenza di qualsivoglia regolazione o forma di controllo sociale, rende attuali ed urgenti problemi giuridici nuovi: la questione dell'imputazione delle attività compiute dai sistemi automatici e delle connesse responsabilità; il rapporto tra le decisioni assunte da tali sistemi e le persone che ne possono subire gli effetti; il problema di accertare a quali condizioni di legittimità i pubblici poteri possano avvalersi di tali strumenti. L'antologia di scritti raccolti in questo volume si pone l'obiettivo di discutere le nuove questioni e di esaminare le connesse problematiche regolatorie, illustrando i primi tentativi di disciplina in corso di realizzazione a livello mondiale. La cifra metodologica distintiva del volume è l'interdisciplinarietà. Gli autori sono, infatti, esperti di diversi saperi: la scienza dei computer, l'informatica, la meccatronica, la filosofia e il diritto della regolazione pubblica.