L'autore svolge un'analisi della disciplina della responsabilità degli amministratori delle società azionarie, anche alla luce delle più significative applicazioni da parte della giurisprudenza dei nuovi principi posti a seguito della riforma del diritto societario; approfondendo altresì il tema centrale della predisposizione di validi strumenti di esenzione da responsabilità. Vengono, dunque, affrontati temi centrali inerenti la corporate governance e viene posta in evidenza la correlazione tra l'attribuzione di poteri agli amministratori e la costituzione, e l'effettiva presenza, di un sistema di responsabilità degli amministratori stessi; sottolineandosi il rafforzamento della tutela dell'interesse sociale attraverso una nuova disciplina degli interessi degli amministratori ed un più marcato riconoscimento dei doveri di fedeltà, di trasparenza e di diligenza nella gestione degli affari sociali. Sono, inoltre, illustrati i possibili strumenti volti a neutralizzare i riflessi negativi derivanti dall'assunzione della carica di amministratore, quali la rinuncia all'azione sociale di responsabilità, la c.d. manleva e il contratto di assicurazione. In relazione al tema della rinuncia all'azione sociale di responsabilità, è affrontato il tema della (in)validità della rinuncia preventiva, dell'efficacia del c.d. scarico da responsabilità e del dibattito sull'ammissibilità di un patto parasociale che impegni il socio a non votare l'azione di responsabilità.