La legge del 27 maggio 2015, n. 69 introduce nel panorama dei reati societari novità dirompenti. In particolare, il richiamo fatto dalle fattispecie di false comunicazioni sociali (artt. 2621 e, per le società quotate, 2622 c.c.) ai soli "fatti materiali", senza fare ricorso, come nel vigore della precedente disciplina, all'inciso "ancorché oggetto di valutazioni", esclude dall'operatività del falso in bilancio le valutazioni estimative. Per la prima volta tali valutazioni, che sono elementi indispensabili per stabilire la correttezza del bilancio, rimangono estranee alle suddette ipotesi delittuose. Il volume affronta l'esame dei soggetti attivi del reato per poi approfondire struttura e caratteristiche delle società quotate e di quelle ad esse equiparate. Vengono quindi esaminati dettagliatamente gli elementi costitutivi del reato, per concludere con l'indagine sui rapporti tra il reato di falso in bilancio e i reati di bancarotta societaria e di ostacolo alla vigilanza.