Il volume, attraverso un doppio percorso comparativo, analizza le forme di tutela penale della religione proposte da Italia, Francia e Regno Unito, incrociando l'analisi di questi tre case studies con la giurisprudenza in materia, della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. La stretta correlazione tra sistemi di relazione Stato-Chiesa e modelli nazionali di tutela scandisce lo sviluppo del primo percorso, innovato, nella fase più recente, dall'affermarsi a livello nazionale ed europeo dei diritti e delle libertà fondamentali dell'uomo. L'attività giurisprudenziale "armonizzatrice" della Corte di Strasburgo, come emerge dallo sviluppo del secondo percorso comparativo, ha favorito l'affermarsi di una nuova sensibilità che si va esprimendo nel nuovo modello di tutela penale dalla religione, attraverso la presenza sempre più frequente nelle legislazioni nazionali, europee ed internazionali di fattispecie penali contro l'odio razziale e religioso.