La trattazione è articolata in due parti. Nella prima Angelica Riccardi analizza i soggetti del sistema collocativo. Sin dall'intitolazione dei paragrafi si intravede in maniera nitida l'impostazione seguita dall'autrice, che evidenzia, quanto all'area dei soggetti protetti, il passaggio dalla frammentazione che connotava la Legge n. 482 (articolata per categorie) alla ricomposizione operata dalla Legge n. 68; quanto all'area dei soggetti obbligati, l'abbandono nella nuova disciplina dell'impostazione rigoristica della precedente, connotata da un alto tasso di ineffettività, e l'adozione di una linea flessibile attraverso un articolato ventaglio di deroghe. La seconda parte della trattazione è interamente dedicata alla strumentazione a cui si affida l'inserimento e l'integrazione lavorativa dei disabili per garantirne il diritto di cittadinanza attiva. Centrale è il passaggio da un sistema bloccato sull'imposizione a uno incentrato sul collocamento mirato, affidato nella mens legis anche al sistema convenzionale, partitamente analizzato nelle sue varie declinazioni.