Lo stalking è un fenomeno molto diffuso che, purtroppo, nel nostro paese ha avuto un percorso esteso e travagliato prima di essere riconosciuto come reato. La progressiva diffusione e la cronaca hanno permesso l'elaborazione e lo studio dello stalking, fenomeno riconducibile a forme di intrusioni relazionali ripetute ed assillanti, tramite molestie psicologiche e fisiche. Nel corso degli ultimi ventenni questo fenomeno ha raggiunto un'estensione dilagante: gli studi accademici, l'attenzione da parte dei media, la quantità di casi che vengono discussi nelle aule di tribunale, le ricerche criminologiche, hanno messo in risalto che non si tratta di un crimine che coinvolge solo determinate persone o gente dello spettacolo, come si potrebbe ingenuamente pensare, bensì interessa la gente comune. Spesso il motivo scatenante è l'instabilità sentimentale e la rottura del rapporto. Lo stalking pare configurarsi come una specie di lacuna tra le condotte ed i comportamenti tradizionali in declino, come per esempio il matrimonio e i valori storicamente più recenti, come per esempio l'indipendenza femminile. Scopo dell'opera è un'osservazione a 360° del fenomeno: osservando la casistica, riflettendo su come viene visto lo stalking sia all'interno delle aule di tribunali che all'interno di studi professionali, quali quelli di psicologi e medici, e come viene "trattato" durante un'indagine psichiatrico forense.