L'opera analizza il contenzioso condominiale in tutte le sue sfaccettature. Delineata compiutamente, infatti, la competenza a decidere le cause condominiali, si esamina il giudizio di impugnazione della delibera assembleare, il più frequente dal punto divista statistico, ed il ricorso avverso i provvedimenti dell'amministratore, meno utilizzato nella prassi, approfondendo, altresì, le conseguenze giuridiche connesse al dissenso rispetto alle liti. Si affrontano poi le questioni concernenti la legittimazione processuale (attiva e passiva) dell'amministratore, le facoltà processuali spettanti al singolo condomino e le ipotesi di litisconsorzio necessario di tutti i partecipanti, cogliendo l'occasione per studiare le interferenze con il giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo azionato per la riscossione dei contributi condominiali. Vengono infine approfonditi, rispettivamente, il procedimento di mediazione, che presenta rilevanti peculiarità se "calato" nella realtà condominiale, ed i procedimenti di volontaria giurisdizione, che consentono di risolvere, nell'agile sede camerale, qualche impasse gestionale. Il volume affronta le principali "criticità" applicative della novella 2012 peraltro, modificata dal D.L. c.d. Destinazione Italia (conv. in l. n. 9/2014) ed oggetto delle prime pronunce dei giudici di merito suggerendo, mediante esemplificazioni concrete, soluzioni immediatamente spendibili nell'esercizio della professione.