Lo scambio epistolare tra Bonaventura Tecchi ed Eurialo De Michelis ha inizio nel 1932 e, pur con pause più o meno lunghe, si dispiega per oltre trent'anni, fino al 1966. Il carteggio tra Tecchi e De Michelis si rivela una fonte importante per conoscere i due co-autori nella loro attività di scrittori e di critici letterari e presenta spiragli e aperture per comprenderne anche la personalità e l'orizzonte culturale. La corrispondenza attraversa un periodo molto critico della storia del Novecento e porta alla luce fatti e personaggi che hanno animato il dibattito culturale a partire dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta: un colloquio da cui affiorano ferme convinzioni, ma anche incertezze, delusioni, dolori «che il carteggio, attraverso il dialogo e il confronto, restituisce in tutta la sua silenziosa, palpitante autenticità».